“Io temo il silenzio dei buoni" (G. Falcone) .
È importante che, su temi come i rom e gli immigrati che si prestano a fare da capro espiatorio, la sinistra formuli una linea non ideologica, ma frutto di un ragionamento. Non batteremo l’ideologia di salvini con una controideologia, con una sorta di fanatismo migratorio e di buonismo senza regole, con una contro propaganda, ma con un ragionamento basato sulla Costituzione, sui diritti umani dell’Onu, sulle nostre azioni politiche di concreta soluzione dei problemi, sulla conoscenza delle persone straniere, oltre le etichette. I fatti possono vincere la propaganda, ma devono essere realizzati e poi raccontati. La sinistra dovrebbe lavorare di più sul superamento dei campo rom, sulla cancellazione della schiavitù in Italia, su forme di accoglienza più piccole, diffuse e responsabilizzanti per gli accolti, sulla certezza della pena, sulle disuguaglianze tra ricchi e poveri, tra giovani e anziani, tra famiglie con figli e senza figli... altrimenti gli estremisti la faranno da padrone. Dobbiamo reimpostare la graduatoria delle nostre priorità. Più attenzione ai temi e ai diritti sociali.
MONICA CANALIS
14/7/2018