È ufficiale: c’è un disimpegno della Giunta Cirio sugli assegni di cura per le persone non autosufficienti.

1 Dicembre 2020

piemonte

È ufficiale: c’è un disimpegno della Giunta Cirio sugli assegni di cura per le persone non autosufficienti.

I numeri parlano chiaro:

  • nel 2017 la Giunta Chiamparino aveva speso a consuntivo 54 milioni e 638mila sul Fondo Regionale per la Coesione Sociale ex LR 1/2004, che finanzia assegni di cura, gruppi appartamento psichiatria, comunità alloggio psichiatria, borse lavoro psichiatria e assistenza SLA
  • nel bilancio preventivo 2019, sempre la Giunta Chiamparino aveva inserito su questo Fondo 54 milioni e 500mila euro
  • nella competenza 2020 aveva inserito 73 milioni di risorse regionali, cioè 18 milioni in più rispetto al 2019

Sapete quante sono nel 2020 le risorse regionali su questo tema?

37 milioni.
Cioè 36 milioni in meno di quanto programmato da Chiamparino!
Oltre a chiederci dove sono finiti questi 36 milioni e a denunciare la mistificazione della Giunta, occorre riaffermare la verità: l’Assessore Caucino nel 2020 è riuscita ad ampliare la platea dei beneficiari soltanto GRAZIE A RISORSE STATALI, che lo scorso anno hanno avuto un forte incremento (un totale di 45 milioni di euro).

Dulcis in fundo, a dicembre la maggioranza di destra ha bocciato in Consiglio Regionale il mio emendamento all'assestamento di bilancio che proponeva di ripristinare i 18 milioni aggiuntivi previsti da Chiamparino sul 2020.

Insomma, la non autosufficienza, la psichiatria e la SLA, NON sono priorità di questa Giunta a trazione leghista.

Se lo fossero, le risorse regionali sarebbero adeguate e l’Assessore non si nasconderebbe dietro alle risorse statali, intestandosele in modo scorretto e vantandosi di aver aumentato i beneficiari.

La verità, numeri alla mano, è che c’è un disimpegno regionale. Se la Regione avesse mantenuto gli impegni finanziari degli anni precedenti, saremmo riusciti a raggiungere molte più persone, in un momento in cui la domiciliarità dimostra di essere sempre più centrale. È davvero vergognoso, nel merito e nel metodo.

Monica Canalis 

 

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